PH Cristina Askandr, Eleonora Campagnoni, Sofia Carnevale, Sara Capozio, Alice Cavicchio, Virginia De Carli, Safwa Moheb El Haddad, Marwa El Sawalhi, Beatrice Innaro, Giulia Loconte, Daniele Magherini, Eva Malaj, Bianca Mannino, Sara Marini, Giulia Nero, Viola Nobile, Beatrice Raffaele, Tiziano Rigillo, Paola Romieri, Matteo N. Santoruvo, Luca Sisto, Sara Tuscano, Davide Vailati
Il Laboratorio Fotografico indaga la Milano che è cambiata negli ultimi 15-20 anni e che prosegue il proprio cambiamento sotto i nostri occhi, offrendoci i diversi punti di vista dei giovani fotografi che con essa si sono confrontati e continuano a confrontarsi.
L’idea di fondo è quella di partire dall’architettura, per poi lasciarsi trasportare da una sensazione visiva, da indagare a fondo all’interno di un percorso che tocca diversi luoghi, seguendo la suggestione originaria. Può trattarsi dell’analisi dei volumi, del rapporto pieno-vuoto, di una ricerca delle trasparenze o di particolari cromìe, o ancora del rapporto tra spazi dell’abitare e persone che vivono questi spazi, che li attraversano, li utilizzano e con essi interagiscono.
Questa ricerca della sensazione visiva si muove attraverso diversi luoghi metropolitani, differenti per forme, stili di vita, rapporto tra ambiente costruito e ambiente naturale, tipologia di abitanti e visitatori, alla ricerca del filo rosso che ciascun fotografo ha scelto di seguire in contesti nuovi e situazioni diverse, accumunati dai mutamenti che hanno conosciuto o stanno affrontando tutt’ora. Ogni partecipante al laboratorio ha però dovuto affiancare all’istinto che lo portava a inseguire la propria sensazione anche una buona dose di razionalità: per molti degli studenti si è trattato della prima volta in cui si sono dovuti confrontare con le peculiarità e gli orizzonti di senso del linguaggio delle immagini fotografiche, per la prima volta sono stati chiamati a non premere il pulsante di scatto sulla semplice scorta del momento emotivo, ma a ragionare sulla composizione dell’inquadratura, su come ogni elemento compreso nella porzione di mondo che l’obiettivo inquadra dovesse avere un senso ben preciso e avere determinate caratteristiche. Il laboratorio non è e non vuole essere un’occasione per imparare come utilizzare a livello tecnico la macchina fotografica, ma è piuttosto incentrato sul linguaggio mediale di questo mezzo espressivo: non è il mezzo tecnico (che in molti casi è estremamente variegato) a fare la differenza, ma il significato che ognuno ha dovuto imparare ad attribuire ad ogni scatto e al percorso che si componeva mano a mano che il lavoro proseguiva. Questa occasione di apprendimento attivo e situato ha offerto anche ai giovani fotografi l’occasione di osservare la propria città, Milano, con uno sguardo diverso, di riflettere sui vari cambiamenti che ne hanno mutato e ne continuano a mutare il volto e sull’evoluzione del paesaggio e dello scenario urbano. Il lavoro svolto vede una tappa importante nella realizzazione della mostra e di questo catalogo, ma è tutt’altro che terminato: gli incontri sul territorio proseguono e lasciano la propria traccia virtuale in progress attraverso un sito web (http://ultimamilano.wordpress.com) dove trovano spazio i nuovi scatti che vengono realizzati. Si tratta forse dell’elemento maggiormente interessante dell’intera operazione, che permette ai ragazzi di continuare il lavoro di osservazione e studio della realtà che li circonda e di conseguenza di interagire con chi, come tutti noi, questi spazi li abita e li vive, permettendo, come spesso avviene quando si hanno occasioni di apprendimento autentico, di confrontarsi col mondo reale, utilizzando linguaggi, modi di pensare e di agire propri del dominio che si è deciso di indagare. E’ sicuramente questo il valore più alto e d’interesse dell’intero Laboratorio, il vero momento di crescita e confronto col mondo esterno, che permette agli studenti di aprirsi al territorio in cui agiscono, comprendendolo più a fondo, in un percorso di sempre maggiore consapevolezza.
Anna Epis
Questo progetto è stato realizzato dagli studenti del Liceo Marconi, coinvolti nelle attività di Alternanza scuola-lavoro che si prefigge l’obiettivo di integrare saperi didattici con saperi operativi sviluppando competenze sociali, comportamentali e di cittadinanza attiva.
Gli studenti hanno così avuto l’opportunità di promuovere il senso di responsabilità nei confronti del lavoro da svolgere e degli impegni presi, di imparare a verificare il grado di autonomia nel gestire le attività, di mettere in gioco conoscenze, competenze e capacità acquisite durante il percorso scolastico in un contesto diverso che offre l’occasione di sperimentare la complessità dei modelli culturali, sociali e organizzativi della realtà territoriale in cui opera il liceo.
Moira Tagliafico
TITOLO MOSTRA L’Ultima Milano
VERNICE Domenica 12 febbraio 2017 h 18
LUOGO Associazione Circuiti Dinamici, via Giovanola 21/c Milano (MM2 Abbiategrasso)
INGRESSO Libero
APERTURA La mostra rimarrà visibile fino al 24.02.2017
nei giorni di giovedì, venerdì e sabato h 17-19
CATALOGO CARTACEO in mostra
CURATELA Anna Epis, Giovanni Stimolo
ALLESTIMENTO Lorenzo Argentino
SITO WEB https://ultimamilano.wordpress.com
CATALOGO EBOOK