Ferite, lacerazioni, crepe
Segni, tracce sulla pelle, involucro del nostro corpo, contenitore della nostra carne
raccontati attraverso il filtro dell’arte contemporanea.
Un linguaggio trasversale che satura i nostri tagli.
Opening: 28 maggio, ore 18.00
Circuiti Dinamici, via Giovanola 19/21- Milano
Arriva il 28 maggio a Circuiti Dinamici (via Giovanola 19/21, Milano) un’interessante collettiva: Ferite, lacerazioni, crepe, una mostra che racconta come gli artisti esprimono se stessi attraverso il linguaggio virtuoso dell’arte contemporanea. Esposizione a cura di Lorenzo Argentino e Sonia Patrizia Catena visitabile fino al 16 giugno 2017.
La ferita come firma corporale, segno personale ed esclusivo. Un marchio d’identità dal potere individualizzante. Segni, tracce sulla pelle, involucro del nostro corpo, contenitore della nostra carne. La pelle come una carta geografica racconta di noi, dei nostri percorsi e delle nostre esperienze fatte, altresì, di in(s)contri con l’esterno o con il nostro intimo sentire. Le ferite sono segni che creano confini, interpunzioni della nostra storia, quella che si iscrive ogni giorno, stratificandosi nel tempo e traducendosi in un linguaggio corporale, che parla di noi e dei nostri conflitti.
In mostra moltissime le riflessioni su questa tematica: da ferite inferte alla materia fino a fratture co-incidenti o traslate, passando per legni incisi o tarlati, oppure assemblaggi di tessuti e carte ritagliate, brandelli di vita e di pelle. Scorgiamo anche l’informe nel sangue, nei liquidi che conteniamo nel nostro involucro e che eccedono dal nostro corpo. Materie che si contaminano o che si decompongono come colore gettato sulla tela.
E poi l’ago e il filo per ricucire e chiudere la ferita, per ridare forma alla lacerazione. Una chiusura che non ammette la vista, che non fa vedere oltre ma che grida la sua presenza in quanto cicatrice.
Ferite che lacerano l’integrità identitaria ma al contempo che ci individuano come diversi e unici per quel dettaglio, quell’elemento informe che ci allontana dalla perfezione e dall’armonia. Si decostruisce la forma, il contenitore si lacera, si apre contaminandosi con l’altro e manifestando il suo essere informe, quasi perturbante. Il corpo messo sotto attacco, strappato o bruciato, tagliato o ferito, perdura eroicamente e sopravvive come segno di ciò che è stato.
In mostra: Dora Ayala, Marco Bellomi, Stefano Bergamo, M. Francesca Broggini, Silvia Calvi, Vanessa Camagni, Giorgina Castiglioni, Susanna Cati, Adalgisa De Angelis, Dana De Lluca, Elsa Falciani, Monia Ferioli, Loredana Grubessich, Pietro Librici, Maria Mansueto, Anna Mastropasqua, Luna Miscuglio, Anna Prestigiacomo, Luca Puglia, Gapriella Ripepi, Alex Sala, Marco Ugoni, Paola Zorzi, Ugo Zovetti Jr., Rolando Zucchini.
Circuiti Dinamici
Via Giovanola 19/21, Milano
www.circuitidinamici.it
circuiti.arte@gmail.com
Opening: 28 maggio 2017 – ore 18.00
La mostra resterà aperta fino al 16 giugno
Orari: giov-ven-sab: 17.30-19.30
Curatori: Lorenzo Argentino, Sonia Patrizia Catena