Mostra collettiva
Treno della Memoria 2019
30.03-03.04.3019
Circuiti Dinamici | Via Giovanola 21/c Milano (MM2 Abbiategrasso)
Vernice | Sabato 30.03.2019 h 18
Fotografi: Giulia Baj, Alexis Béguin, Riccardo Gatto, Alessandro Iapà, Sara Marini, Alice Migliavacca, Viola Nobile, Gaia Alessandra Sala, Gaia Sto Domingo, Antonio Timis.
Riflessioni e citazioni a cura di: Vincenzo Abbadessa, Martina Abdel Malak, Amany Ahmed, Noemi Amendola, Cristina Askandr, Giulia Baj, Ombretta Balbi, Lorenzo Basta, Alexis Béguin, Sara Bennati, Beatrice Bergamaschi, Marta Bertoglio, William Leonardo Bruni, Eleonora Campagnoni, Sara Capozio, Margherita Capra, Edoardo Caprari, Mattia Caschetto, Alessandro Castegnaro, Gaia Chiereghin, Riccardo Maria Ciprandi, Tommaso Colombo, Maria Vittoria Crepaldi, Alessandra Crosignani, Vasco D’Acunto, Gabriele Damaschi, Elisa De Andreis, Stefano Deluca, Emanoil Iliyanov Dushanov, Safwa Moheb El Haddad, Marwa El Sawalhi, Davide Faranda, Gionata Fontana, Riccardo Gatto, Giovanni Aurelio Giampapa, Tommaso Giglio, Alice Giovanelli, Alessandro Iapà, Beatrice Innaro, Martino Köhler, Chiara Lesmo, Beatrice Lexa, Eva Malaj, Bianca Mannino, Sara Marini, Elisabetta Marino, Zoe Marzani, Alice Migliavacca, Elia Milani, Alessia Molinaro, Ilaria Muolo, Viola Murgolo, Claudia Nazzari, Viola Maria Nobile, Emanuele Pagan, Andrea Parazzini, Cecilia Pignatti Morano di Custoza, Jasmine Prieto Cobas, Maria Elena Ramaschi, Federica Rena, Tiziano Rigillo, Sofia Maria Rizzuti, Gaia Alessandra Sala, Alexandru Scurtu, Martina Siclari, Giorgia Sorrentino, Stefano Spanu, Gaia Sto Domingo, Niccolò Testorelli, Antonio Timis, Davide Vailati, Erminio Vallone, Andrea Valra, Lorenzo Valsecchi, Zili Tim Van Twillert, Letizia Viganó, Filippo Villa, Mauro Violante, Ambra Volonnino, Hui Alessia Zhang.
Treno della memoria 2019
“…era di grande interesse politico, anche se di poco rilievo giuridico, sapere quanto tempo occorre a una persona media per superare l’innata ripugnanza per il crimine e sapere che cosa esattamente le accade una volta che abbia raggiunto quel punto”
La mostra intende essere un momento di riflessione, multimediale, fatto di immagini e parole, che documenta il viaggio d’istruzione delle classi 5A, 5D, 5G e 5LC del Liceo Marconi di Milano, assieme all’associazione Il treno della memoria, che da 15 anni organizza una sorta di pellegrinaggio laico a tutto tondo sui luoghi e nelle memorie della Shoah. L’idea di fondo nasce dalla necessità di ragionare su una vera risposta sociale e civile da dare alle guerre e ai conflitti attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva, ma anche, sulla scorta della citazione di Hannah Arendt, mostrare a cosa ha portato, in anni ancora a noi vicini, ma non più così vicini da risultare un pensiero immediato per i millennials, la capacità di trascendere quell’innata ripugnanza e la fede cieca in un progetto scellerato, raccontato però in maniera da sembrare inevitabile, razionale, tutto sommato persino logico.
Il viaggio è un’esperienza che permette di saggiare, attraverso il racconto, il dialogo, gli spettacoli teatrali, le letture, ma soprattutto l’esperienza diretta dei campi di sterminio, il fatto che “esistono molte cose di gran lunga peggiori della morte, e le SS sapevano bene di essere costantemente presenti alla mente e all’immaginazione delle loro vittime”.
È praticamente impossibile tornare da un viaggio come questo, che attraversa la storia e la memoria, che ci costringe a confrontarci in prima persona con l’orrore e viverlo in maniera non-mediata, senza sentire la necessità di rielaborare l’esperienza e il dolore. Per farlo gli studenti hanno utilizzato diversi strumenti: le fotografie alle pareti rappresentano il loro sguardo sull’esperienza, ciascuno caratterizzato dalla singola sensibilità, dal modo in cui – giovanissimi fotografi – hanno cercato di fermare le proprie impressioni e sensazioni nelle immagini; le frasi che troviamo appese nei cubi multisensoriali sono citazioni, impressioni, poesie, testi in prosa, propri pensieri o pensieri di altri, in ogni caso rappresentano il modo in cui la sensazione si fa parola e torna allo spettatore attraverso le strisce di carta in cui siamo chiamati a immergerci. L’intera mostra vuole in realtà essere un’esperienza immersiva, totalizzante, ci chiama ad attraversarla partecipandola, non in maniera distaccata o col disincanto di chi “ne ha viste tante”, ma ascoltando e osservando il racconto degli studenti, che hanno scelto questa particolare via per esprimere sensazioni e sentimenti, per farci vivere in maniera mediata dal proprio sguardo ciò che hanno vissuto, per aiutarci a fare sì che sia difficile ignorare o dimenticare: purtroppo “…è nella natura delle cose che ogni azione umana che abbia fatto una volta la sua comparsa nella storia del mondo possa ripetersi anche quando non appartiene a un lontano passato.”
Aldo Torrebruno
Tutte le citazioni sono tratte da Hannah Arendt, La banalità del male
.
.
.
Curatela | Daniela Di Lena, Anna Epis, Anna Fazi, Annalisa Gattoni, Paola Tropia
Allestimento | Lorenzo Argentino e Anna Epis
La mostra rimarrà aperta nei seguenti giorni e orari: domenica 31/03, dalle 10.alle 14; lunedì 01/04-martedì 02/04-mercoledì 03/04 dalle 17 alle 19.
Sito web di riferimento: https://trenodellamemoria2019.home.blog/