Domenica 10 aprile (h 17.00) apre a Circuiti Dinamici (via Giovanola 19/21, Milano) la bi-personale “Oltre il visibile” a cura di Sonia Patrizia Catena e Lorenzo Argentino visibile sino al 29 aprile.
Una mostra che si inserisce nel progetto Nuovi punti di vista DINAMICI e che vede due artisti, vincitori dei precedenti concorsi, P.H. Wert (mostra Dettagli) e Paola Zorzi (mostra Molteplicità) condividere lo spazio in un’ottica di comunità, convivenza e condivisione. Una mostra in cui restano visibili le differenze e, al contempo, si definiscono occasioni di incontro e di scambio.
I meccanismi, gli ingranaggi dalle ruote dentate, le viti e i bulloni sono i protagonisti determinanti e imprescindibili delle opere di P.H. Wert. Un artista metodico e attento ai dettagli che si avvale di acrilici e oli per una tecnica iperrealista dosata e controllata dalle forme ricercate e dalle finiture accurate. La sua produzione artistica conserva una specifica cifra stilistica, dalle sottili variazioni, riconducibile ad un unico grande progetto denominato Meccanismo del pensiero circolare, in cui la figura del cerchio cela il concetto di eterno ritorno e di circolarità del cosmo e della vita.
Strutture, geometrie, operazioni matematiche, calcoli, teorie scientifiche, diagrammi a blocchi, logiche formali, meccanismi. Ecco l’universo di Paola Zorzi o, almeno, quello che superficialmente ravvisiamo. Un universo ordinato in cui le forme sono coordinate fra loro, si accostano o si isolano. Interpretare le sue opere in termini puramente formali significa tralasciare l’essenziale del loro significato, la loro identità, infatti, ha un contenuto invisibile che sorge nel mondo della nostra esperienza. Quali rapporti intrattengono le sue opere con la nostra interiorità psicologica e con lo spazio culturale?